PROROGA MUTUI UNDER 36

Mutui prima casa: gli effetti della proroga 2022 delle agevolazioni secondo gli esperti
Le misure per l’acquisto della prima casa tramite mutuo, in particolare per gli under 36 sono state prorogate al 2022, prolungando fino al prossimo anno le ricadute potenzialmente positive sul mercato del credito e delle compravendite immobiliari. idealista/news ha consultato i principali operatori del settore per cercare di capire quali potranno essere le conseguenze della proroga 2022 delle misure a favore dei mutui prima casa

Proroga mutui under 36, quali effetti sul mercato immobiliare

Le misure legate all’acquisto della prima casa con mutuo per i giovani under 36 e Isee inferiore a 40 mila euro sono state prorogate. Si tratta, come è noto, di una garanzia statale estendibile fino all’80 per cento della quota capitale del mutuo e di consistenti sgravi fiscali.

Secondo gli esperti, questa misura – e la sua proroga – è positiva in quanto maggiormente inclusiva: serve infatti a portare alla ribalta una categoria di investitori che prima era stata sempre un poco ai margini: i giovani.

“È un segnale incoraggiante e di inclusione per i più giovani, che storicamente rientrano tra le categorie con maggiori criticità di accesso al credito, in sostanza il Governo ha puntato alla risoluzione di due grossi ostacoli che da sempre interessano gli under36: la poca o scarsa disponibilità di liquidità (necessaria per coprire la percentuale minima di anticipo per il mutuo) e la mancanza di garanzie derivanti soprattutto dall’instabilità contrattuale”.

I primi effetti delle misure sono stati evidenti. “Le richieste per under 36, sono passate dal 41,5% del 2011 al 33,9% del II trimestre 2021. A partire dal III semestre 2021, con l'entrata in vigore a fine giugno 2021 del decreto Sostegni Bis, le richieste hanno subito un'impennata, attestandosi al 44,9% nella rilevazione di quest'ultimo trimestre, andando così a superare il dato di 10 anni fa. Questo trend fa ben sperare in un aumento in prospettiva anche dei mutui erogati ad under 36 che negli ultimi 10 anni sono diminuiti drasticamente, passando dal 37,9% del 2011 al 28,5% del 2021”.

“La proroga delle agevolazioni per i mutui destinati agli under 36 prevista dalle Legge di Bilancio è una buona notizia, in quanto l’iniziativa, che era stata introdotta con il Decreto Sostegni bis, sta spingendo sempre più giovani, sia ventenni che trentenni, a valutare concretamente l'acquisto della prima casa”. 

Le agevolazioni, inoltre, hanno una valenza non solo per il mercato immobiliare, ma anche dal punto di vista sociale. “Rappresentano la prima vera occasione di risparmio per tante ragazze e ragazzi che hanno la possibilità di sostituire l'affitto al mutuo, spesso senza cambiare il proprio budget mensile. Il successo del progetto emerge anche dai dati: a settembre le richieste per mutui U36 effettuate sul nostro sito hanno superato il 51% delle domande totali, erano circa il 34% durante il primo semestre dell’anno”.

È d’accordo Antonio Ferrara, Ceo di Monety, per il quale le giovani coppie sono sempre state le più penalizzate nel momento in cui provano a fare accesso al credito; ma ora le cose potrebbero cambiare. “Spesso hanno lavori precari e la stabilità nel lavoro è uno degli elementi fondamentali per ottenere un finanziamento bancario. Aver reso, attraverso il Decreto Sostegni Bis, più semplice l’accesso al credito a questa particolare categoria di persone non può che aiutare l’intero comparto immobiliare, le richieste di mutuo degli under 3 coprono ormai oltre un terzo della complessiva richiesta di mutui.

Mutui prima casa per i giovani, le offerte delle banche

Le nuove disposizioni in tema di mutui prima casa per i giovani hanno dato una spinta importante al mercato, tanto che negli ultimi mesi, secondo MutuiOnline.it, anche l’offerta delle banche è cresciuta. Diversi istituti, incoraggiati dalle misure del Governo, si stanno gradualmente organizzando per offrire prodotti ad hoc e a tassi eccezionalmente vantaggiosi, pensati specificamente per venire incontro alle esigenze dei più giovani. 

Una delle ragioni che hanno spinto alla proroga della misura a favore degli under 36 è legata alla lentezza del sistema bancario nell’implementare un’offerta prodotto dedicata ai richiedenti più giovani, basti pensare che dal lancio della misura a metà giugno, il primo istituto bancario a lanciare un'offerta ad hoc per i giovani è stato Intesa Sanpaolo a fine luglio, seguito da Crédit Agricole ad inizio agosto, BPER Banca e Banco BPM ad ottobre. Ulteriori istituti lanceranno i propri mutui giovani entro la fine dell’anno”.

“Per soddisfare i segmenti di clientela più giovani gli operatori finanziari si stanno impegnando con grande determinazione per migliorare l’efficienza dei processi del credito e accelerare sempre più l’evoluzione dei propri modelli di servizio, ampliando l’offerta di soluzioni digitali e multicanale e cogliendo tutte le opportunità derivanti dai nuovi paradigmi dell’open banking. Considerando però che nei prossimi trimestri si potrebbe registrare un progressivo peggioramento della qualità del credito, dopo un lungo percorso di contenimento che aveva portato gli indicatori sui livelli più bassi dell’ultimo decennio, sarebbe quindi oltremodo fondamentale la conferma di incentivi in grado di stimolare il settore e mantenere distese le politiche di erogazione”.

Mutui prima casa, proroga della garanzia statale ed effetti sul mercato

Tra le misure prorogate dal Governo c’è anche ilrifinanziamento del fondo Gasparini che garantisce la possibilità della sospensione del mutuo grazie ad una garanzia statale. Anche in questo caso il sostegno al mercato è tangibile.

“Era naturale attendersi una proroga della misura, dato il perdurare dell’incertezza legata all’andamento pandemico che pone un freno al mercato immobiliare e alle scelte dei consumatori nel valutare l'acquisto di una nuova casa. E' dunque plausibile prevedere che tutti i fondi stanziati per la garanzia Consap non verranno spesi entro la precedente scadenza del 30 giugno 2021. Sempre a causa della pandemia, nonostante la forte crescita del Pil, siamo ancora lontani dal raggiungere i livelli pre-crisi sia in termini di ricchezza prodotta che di occupazione, di conseguenza il governo è stato costretto a prorogare la misura della sospensione dei mutui al fine di non appesantire la situazione finanziaria delle famiglie che meno hanno goduto dell'attuale ripresa”.

 “Il rifinanziamento del fondo Gasparrini, che permette in alcune condizioni particolari di sospendere il mutuo per 18 mesi, è sicuramente un aiuto per chi è ancora in difficoltà a causa dall’emergenza sanitaria è inoltre un punto di attenzione per il mondo bancario, in quanto sarà necessario capire cosa accadrà ai mutui sospesi dopo i 18 mesi, ossia se proseguiranno in bonis o meno”.

“L’estensione del fondo Gasparrini è un’altra ottima notizia, in un economia in ripresa ma ancora troppo fragile nella crescita strutturale l'’iniziativa del Governo non può che garantire maggiore tranquillità alle famiglie in difficoltà ed agevola nel contempo anche le attività degli istituti bancari che in caso di mancato rinnovo del fondo avrebbero certamente registrato un significativo aumento del contenzioso che avrebbe poi generato una contrazione nell’erogazione di nuove linee di credito alle famiglie e alle imprese”.